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Il pensiero magico


Il pensiero magico si sviluppa dai due anni e permane fino ai sette anni circa. Si tratta di un pensiero speciale, un mezzo fantastico che consente ai piccoli di trasformare ciò che li circonda e nominare il reale in altro modo. Con lo stesso materiale può costruire cose più svariate, da una casa ad un paesaggio naturale, può cucinare con dei pezzetti di legno una zuppa o un toast, ancora può scacciare una forte paura con un oggetto o una parola, si addormenta con un pupazzo in particolare che lo proteggerà dai mostri del buio, gioca a fare l'insegnante, il poliziotto, la mamma, il dottore curando un bambolotto.

Il pensiero magico rappresenta l'espediente cognitivo di cui i bambini possono usufruire per riuscire a stare in un mondo così grande e altro da loro, così piccoli ma così creativi.

In un mondo che non è a misura di bambino e che sembra per loro incomprensibile, il pensiero magico riveste un importantissimo ruolo di mediatore in una fase di crescita che segna il passaggio al pensiero logico dei sette anni.

Nonostante i genitori continuino a dare spiegazioni razionali a zio che accade attorno a loro, i bambini continuano ad avere un pensiero connotato da componenti magiche

Nel pensiero magico il bambino è attivo, è lui il costruttore della sua storia ed è per questo che non va sminuito o contrastato perché si rischia di deprivarlo dell'esperienza fantastica-immaginativa che bisogna, anzi, tenere viva.

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