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L'alienazione nel bambino

L'alienazione del bambino è un fenomeno molto frequente che si presenta nell'ambito di un contesto familiare nel quale la conflittualità e l'ostilità tra le due figure genitoriali predomina. La sindrome da alienazione genitoriale o sindrome da alienazione parentale è descritta come una dinamica psicologica disfunzionale che si attiva nei figli coinvolti inevitabilmente in queste dinamiche. La sindrome da alienazione genitoriale fa si che uno dei due genitori mettano in condizione il bambino di nutrire odio, rancore e rabbia nei riguardi dell'altro genitore senza che ci sia un reale motivo da parte del piccolo. In questo caso il genitore bersaglio dell'alienazione ed il bambino divengono "alienati". I sintomi del bambino alienato sono stati descritti da Gardner: il bambino non si sente a suo agio con il genitore bersaglio della alienazione, smette di parlare liberamente, dando risposte brevi; si comporta in modo aggressivo. Vive il più delle volte una sensazione di solitudine e confusione perché con il termine "alienazione" si intende l'atto di allontanare, distogliere, estraniare; ma allontanare di chi? Da chi l'ha messo al mondo, da chi gli è accanto ma soprattutto gli è dentro al cuore inevitabilmente. È facilmente comprensibile il disagio che la l'alienazione parentale crea nei bambini, che rappresentano quindi l'anello terminale di una catena familiare conflittuale e violenta psicologicamente. I segni tipici di un bambino alienato sono stati definiti da Gardner: -la campagna di denigrazione: nella quale il bambino mima i messaggi di disprezzo del genitore alienante verso l’altro -la razionalizzazione debole dell’astio: il bambino spiega i motivi del disagio nei confronti del genitore alienato dando motivazioni senza senso ed illogiche. -la mancanza di ambivalenza: il genitore rifiutato è descritto dal bambino come “tutto negativo”, mentre l’altro come “tutto positivo”. -il fenomeno del pensatore indipendente: consiste nel fatto che il bambino si afferma come soggetto che produce quel pensiero indipendentemente da ciò che il genitore dice e quindi senza essere condizionato -l’appoggio automatico al genitore alienante: qualsiasi situazione si venga a creare prende ha sempre ragione il genitore alienante per il bambino -l’assenza di senso di colpa è il sesto sintomo: le espressioni di disprezzo nei confronti del genitore escluso non provocano sentimenti di colpa nel bambino - scenari presi a prestito: si tratta di affermazioni del bambino che non possono ragionevolmente venirne da lui direttamente perché non propri di un linguaggio di quell'età -l’ottavo ed ultimo sintomo è l’estensione delle ostilità alla famiglia allargata del genitore rifiutato, che coinvolge nell’alienazione la famiglia, gli amici e le nuove relazioni affettive (una compagna o un compagno) del genitore rifiutato. Altri quattro criteri diagnostici sono stati identificati in seguito: La difficoltà di transizione nel momento in cui il figlio si separa dal genitore alienante per passare il periodo di visita con il genitore alienato; il comportamento distruttivo durante le visite presso il genitore alienato; il legame patologico o di tipo paranoide con il genitore alienante; il legame forte e sano con il genitore alienato prima che si innescasse la sindrome da alienazione parentale.

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