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L'uomo senza sonno - Disturbi del sonno

cit. Film – L’uomo senza sonno



Inside Mind – L’uomo senza sonno” è un film del 2004 diretto da Brad Anderson, il cui protagonista è Trevor, un personaggio con una vita poco tranquilla, frequenta una prostituta, lavora come operaio, non ha rapporti con i colleghi se non a scopi lavorativi, e soffre da oltre un anno di insonnia.

Il sonno, cosi come la veglia, è un processo fisiologico, ma il sonno rispetto allo stato di veglia ha una funzione di ristoro per l’organismo.

Conosci la funzione del sonno? E le conseguenze derivanti da deprivazione di sonno?

Un sonno regolare è utile per il funzionamento dell’organismo e della qualità di vita. Dormire bene è fondamentale per favorire le relazioni sociali, favorire un buon umore e mantenere un buon equilibrio di ansia e irritabilità. Infatti, tra le conseguenze che possono manifestarsi in seguito a problematiche legate all’insonnia consideriamo anche un eccessivo aumento dell’irritabilità durante il giorno, scarsa concentrazione, eccessiva preoccupazione per il sonno, maggior rischio di sviluppare un disturbo depressivo, ridotta produttività sul lavoro e ridotta qualità di vita.

Immagina la scena: concludi la giornata dopo aver lavorato o studiato, magari durante la serata sei uscit*, oppure sei andat* in palestra, o hai guardato un film. Inizi a sbadigliare, ti infili il pigiama e vai a letto, dopodiché inizi a girarti e rigirarti per lungo tempo. Intanto le ore passano e ti senti sempre più in ansia e tes* perché sta per sorgere il sole e non hai ancora chiuso occhio. Inizi ad arrabbiarti, a sentirti pressato, magari anche in colpa perché non sei riuscit* a dormire e vai avanti cosi per diversi giorni. Un ciclo che si ripete in continuazione, fino ad arrivare ad uno stato di stanchezza fisica e mentale eccessivo.

Il protagonista del film vive questa sensazione per più di un anno.

Le cause dell’insonnia possono essere molteplici, non esiste un motivo unico. Potrebbero essere legate ad un’iper-attivazione fisiologica e cognitiva, paura di perdere il controllo, abitudini inadeguate, paure inconsapevoli, ansia di affrontare una nuova giornata, o tentativi di rielaborare eventi traumatici.

L’insonnia potrebbe, quindi, rappresentare la difficoltà ad accettare che gli eventi della giornata trascorsa ci lascino, la forte resistenza a perdere momentaneamente il nostro stato cosciente. Inteso come vigilanza e controllo sulla realtà. Se addormentarsi in qualche modo lo paragoniamo all’assenza temporanea della vita, potremmo comprendere che è molto diffuso tra le persone che soffrono di insonnia addormentarsi con la lucina accesa, la televisione in sottofondo o la radio, per sentirsi in qualche modo ancora “vivi”.




Quando hai trascorso la tua ultima notte insonne? O ancora, quante volte ti è capitato di non riuscire a dormire bene per poi addormentarti realmente quando si avvicina l’ora della sveglia?


Tutte queste sensazioni possono afferire ad una problematica, quella dei disturbi del sonno, molto diffusa nella nostra popolazione. In particolare, i disturbi del sonno vengono associati quasi sempre al problema più diffuso cioè l’insonnia, ma di questi fa parte anche il problema opposto, l’ipersonnia, l’eccessiva sonnolenza.

Premettendo che è consigliabile comunque dormire almeno 5-6 ore per notte, nel caso del sonno vale sicuramente il discorso per cui la qualità influisce più della quantità. Non conta solo quanto si dorme o quante volte ci si sveglia durante la notte, ma sicuramente conta quanto il sonno sia riposante e profondo.


Cosa posso fare se soffro di disturbi del sonno?

Per prima cosa bisogna individuare il tipo di disturbo e capirne la gravità.

Ad esempio, l’insonnia, il disturbo più comune, può essere di tre tipi:

  • Iniziale, quando ci si addormenta con difficoltà la sera;

  • Intermedia, quando ci si sveglia durante la notte e non si tarda a riprendere sonno;

  • Terminale, quando si ha un risveglio molto precoce e si resta svegli per il resto della notte. Una volta compresa la gravità del problema, nei casi più lievi e moderati si può affiancare, ad un supporto psicologico e ad accorgimenti mirati sullo stile di vita e la dieta, l’utilizzo di prodotti nutraceutici.

I primi accorgimenti da prendere sono sullo stile di vita e sulle abitudini. Per prima cosa bisogna evitare di assumere alcool o sostanze eccitanti soprattutto la sera.

Molto importante è anche praticare sport che aiuta a “stancare” il proprio corpo durante la giornata favorendo il sonno notturno. Allo stesso tempo, è da evitare l’attività fisica nelle ore serali perché la liberazione di adrenalina ed endorfine crea uno stato di eccitazione che non concilia il sonno. Molto utile può essere praticare yoga o esercizi di respirazione che aiutano a rilassare.

Importantissimo è anche l’ambiente in cui si dorme che deve essere fresco, con un materasso comodo, senza rumori e quanto più conciliante possibile. È consigliabile cercare di instaurare delle abitudini che ricolleghino la nostra mente al sonno. Ad esempio, bisogna evitare di vedere la tv o mangiare nella camera da letto perché così facendo il nostro pensiero si focalizzerebbe su attività che non hanno nulla a che fare con la fase di riposo quando entriamo nella camera da letto.



Alle sane abitudini possiamo affiancare l’integrazione con i nutraceutici che vanno divisi in tre grandi macroaree:

La Melatonina è una sostanza prodotta dal nostro organismo che agisce sul cosiddetto ritmo circadiano, cioè l’alternanza veglia-sonno. Una sua integrazione nella dieta può essere utile per ridurre il tempo di addormentamento ed è molto spesso usata anche come coadiuvante di terapie con veri e propri farmaci sedativi.

I prodotti che favoriscono il sonno e il rilassamento in maniera diretta. Questi integratori aiutano a rilassarci e a migliorare sia la durata che la qualità del riposo notturno andando a influire su processi del sistema nervoso centrale che regolano il sonno e/o la sensazione di relax. Tra questi i più usati comunemente sono la Valeriana, l’Escolzia e il Luppolo. Questi derivati fitoterapici aiutano a ridurre il tempo di addormentamento e soprattutto la qualità del sonno, diminuendo i risvegli notturni.


I prodotti che agiscono in maniera indiretta. Questi riducono principalmente uno stato d’ansia preesistente oppure favoriscono una sensazione di rilassatezza agendo su tensione muscolare e nervosismo. Tra questi ci sono tutti i prodotti che migliorano il tono dell’umore, agendo sulla Serotonina o il Triptofano e che sono usati per lo più negli stati di ansia. Per approfondire la problematica dell’ansia puoi rileggere il nostro articolo specifico sull’argomento qui.

Melissa, Biancospino e Tiglio invece agiscono sulla tensione muscolare e sul microcircolo, favorendo una riduzione della pressione sanguigna e dei battiti cardiaci e migliorando il senso di rilassatezza necessario per un sonno profondo e prolungato.

Il nostro consiglio è quello di scegliere prodotti di qualità, completi ed efficaci. Per farlo stai attento a quello che leggi in etichetta. Verifica sempre che la composizione del prodotto sia esplicita indicando non solo gli ingredienti, ma anche la quantità precisa di principio attivo. Facendo così, si ha la sicurezza di assumere un prodotto che abbia al suo interno le proprietà giuste per aiutarci con una comprovata efficacia e sicurezza.


Dr.ssa Rita Zampi - Psicologa

Dr. Osvaldo Acquaviva - Farmacista


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