"Run" è un film di genere horror thriller del 2020.
Diane Sherman è la protagonista insieme a sua figlia. Si tratta di una madre che si occupa della figlia adolescente disabile Chloe, sulla sedia a rotelle. Il rapporto tra le due è strettissimo e a tratti diventa morboso, rivelando tratti maniacali di una madre che solo apparentemente potrebbe sembrare semplicemente attenta e scrupolosa. Chloe, la figlia, comincia a interrogarsi su chi sia realmente la madre.
"Run” è un film che oscilla da momenti di brivido ad altri commoventi e profondi, capaci di fare riflettere su temi delicati quali la convivenza con la disabilità ed i suoi retroscena più reali e oscuri.
Chloe tenta in ogni modo di sfuggire alle costrizioni della madre, la quale risponde minacciandola con una siringa sedativa ogni volta.
La ragazza, poi, troverà le lettere di ammissione al college, le foto di se stessa che cammina da bambina e i file dell'ospedale che indicano che la vera figlia di Diane morta dopo la nascita.
All'inizio del film si vede Diane partorire l'unica figlia prematuramente, poi le viene tolta e collegata alle macchine nella speranza che sopravviva. Ma così non sarà purtroppo.
Chloe trova delle carte e viene a conoscenza di essere stata rubata da Diane che non è la sua madre biologica. Sottratta ad una coppia e tenuta isolata per anni .
Il mondo di Chloe crolla improvvisamente per una scoperta casuale.
La storia di Diane rimanda all'immane difficoltà che molto donne devono affrontare nel momento in cui si trovano a dover elaborare una perdita, il lutto di un figlio morto e ad accettare che il bambino per mesi idealizzato, sognato, immaginato e desiderato sia diverso dal bambino reale.
La genitorialità non è un momento ma un processo che avviene dentro e poi fuori. È una tematica delicata che porta spesso con sé insicurezze e disagio di varia intensità, fino ad arrivare a condizioni cliniche oggettive come la Depressione Post Partum.
Diane è una madre che non ha accettato perché non ha elaborato adeguatamente il lutto; è una madre che sottrae ingiustamente ad un'altra mamma la propria bambina per riappropriarsi di qualcosa che la vita le ha sottratto altrettanto ingiustamente. Cerca di farla "sua" con la costrizione, con l'oppressione fino a soffocare Chloe in un vortice morboso dal quale è difficile uscire ma altrettanto complicato restare.
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