Love alarm è un drama coreano del 2019, diretto da Lee Na-jung.
La prima stagione, composta da 8 episodi, è stata distribuita su Netflix dal 22 agosto 2019, in tutti i paesi in cui il servizio è disponibile. La seconda stagione, composta da 8 episodi, è stata distribuita sulla stessa piattaforma a partire dal 12 marzo 2021.
In un possibile presente o futuro parallelo, i nostri sentimenti possono essere riconosciuti solo attraverso un'app. Solitudine e amore si intrecciano in questa serie televisiva coraggiosa e intelligente, dove solo il suono dell’app sembra poter dare speranza a tutti coloro che la usano di essere visti amati e riconosciuti.
L'app “Love alarm” si sostituisce non solo al pensiero ma alla capacità di percezione emotiva: ad essa viene affidata completamente ogni capacità del soggetto di discriminare di sé e dei propri sentimenti. Una dipendenza insidiosa che nasconde i vuoti e le storie dei protagonisti, il proprio bisogno di visibilità, che oggi i social pongono particolarmente in evidenza e di cui in molteplici occasioni abbiamo provato a parlare.
La solitudine e il dramma di coloro che non si vedono riconosciuti nell’utilizzo della app, porta nella serie ad un suicidio di massa: senza “love alarm” che squilli e ci “dica” che piacciamo a qualcuno, non esiste più neanche la speranza di poter essere amati.
Love Alarm , come viene rappresentato nella serie, è un'applicazione che ha ottenuto uno straordinario successo, tanto da essere stata scaricata da numerosissime persone in tutto il mondo; essa infatti ha la capacità di segnalare se nel raggio di dieci metri è presente una persona che prova dei sentimenti per chi ha scaricato l'app.
Il conflitto tra la possibilità di esistere al di là dell’app o di esistere solo attraverso l’app permea l’intera serie , che ci pone difronte al difficile tema della costruzione identitaria personale ed emotiva di giovani e adolescenti sempre più senza validi riferimenti adulti, ai tempi dei social e delle app.
Possiamo davvero esistere ed essere amati senza “Love alarm”? Senza i social cui vengono veicolate e delegate le nostre scelte e il riconoscimento dei nostri stessi sentimenti? Un vuoto emotivo, di costruzione di sè che sembra possa essere riempito solo dall’utilizzo dei social, dai consensi su essi, e dalle app.
“Love alarm” non ci parla più solo di vuoto di immagine ma di vero e proprio svuotamento di sentimenti e della capacità di riconoscerli in noi per poter svolgere scelte consapevoli per la nostra vita.
Una riflessione importante cui tutti siamo chiamati, come adulti, educatori, professionisti, ma soprattutto come genitori di figli cui sembra che questo possa essere il solo mondo che gli stiamo lasciando.
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