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4- Mi chiamo Francesca e sono la mamma di Lara

Lara è nata dopo tanti anni dal matrimonio, perché ho sempre voluto aspettare che le cose fossero tutte in ordine e organizzate bene…Ma più provavo a gestire e programmare tutto, più la vita si divertiva a ribaltare ogni cosa.

Mio marito ed io ci siamo conosciuti da piccoli e ci siamo sposati dopo 13 anni, perché io aspettavo sempre che fosse il momento giusto, che tutto fosse perfettamente in ordine…Ma anche in questo caso, i tasselli ogni tanto si spostavano.

Lo so, mi direte:<<Francesca, è normale che le cose possano cambiare… Aspettare il momento giusto è una grande ambizione.>>

Con il tempo ho capito che forse quella di aspettare era più una mia esigenza profonda. La mia famiglia, purtroppo, non è mai stata troppo ordinata: mia madre e mio padre sono stati separati in casa per molti anni, abbiamo avuto qualche problema economico, mio padre ha perso il lavoro da giovane, e mia madre non gliel’ha mai perdonato.

Io, per me, desideravo altro. Desideravo che tutto fosse organizzato, programmato, ordinato. Aspettavo il momento giusto.

Mio marito Gianni, dopo 10 anni di fidanzamento, fu assunto in una grande azienda al Nord. Tutti dicevano: <<Sposati e vai con lui!>>. E io: “No… è troppo presto, è troppo lontano, è troppo complicato…”

Poi mi sono decisa. Mi sono sposata, sono partita…E sono tornata. Perché mio marito si è operato. Poi è arrivato il Covid. E poi Gianni non voleva più risalire al Nord.

Una volta che io mi ero abituata, lui non voleva più ripartire. Nel frattempo abbiamo venduto casa al Nord, ma qui, nel nostro paese, non avevamo ancora una casa nostra. Così siamo tornati a vivere ognuno a casa dei propri genitori.

Da marito e moglie… siamo tornati a vivere da fidanzati.

Intanto erano passati sei anni dal matrimonio. I figli? No no, volevo aspettare il momento giusto! Volevo aspettare che tutto trovasse il suo ordine, che la casa — che nel frattempo avevamo preso — fosse finita.

Come potevo fare un figlio? Non era il momento giusto!

Sono passati altri anni…Finché un giorno scoprii di essere incinta.

E quella stessa sera scoprii anche di avere un tumore alla tiroide che avrei dovuto operare.

Sono stati i nove mesi più belli e più brutti della mia vita. Lara cresceva in me, ed io ero felice. Volevo proteggerla, la coccolavo nel mio grembo. Ma già sapevo che, appena fosse nata, l’avrei dovuta lasciare… per operarmi.

E così è stato. Lei è nata. E io mi sono operata.

Non era andato tutto come mi ero aspettata. Non come avrei voluto programmare.

È andato un po’ tutto come la vita ha voluto che andasse.

Ed è stato stupendo. Tutto. Comunque.

Guardo Lara e penso che il momento giusto è proprio oggi. Qui. Ed ora.


Storia di Francesca, rubrica a cura di Maria Di Pascale

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