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"A beautiful mind" - La speranza e la capacità di convivere con i Disturbi dell'umore

Aggiornamento: 2 mar 2023




Dottor Rosen: La schizofrenia è degenerativa. Alcuni giorni possono essere esenti da sintomi, ma col tempo peggiorerai. John Nash: È un problema. Non è nient'altro. È un problema che non ha soluzione. È questo che faccio io: risolvo problemi. È quello che so fare meglio. Dottor Rosen: Questa non è matematica. Non puoi scoprire una formula che cambi il tuo modo di percepire il mondo. John Nash: Non devo fare nient'altro che applicare la mente. Dottor Rosen: Non c'è teorema, non c'è dimostrazione, non puoi uscirne con il ragionamento. John Nash: Perché no? Perché non posso? Dottor Rosen: Perché è proprio nella tua mente! È nella tua mente che è localizzato il problema! John Nash: Io ce la posso fare. Troverò una soluzione. Ho solo bisogno di tempo.

A beautiful Mind


John Nash, matematico, vincitore a soli 19 anni di una borsa di studio a Princeton nel 1947, successivamente ricercatore al MIT di Boston e poi docente a Princeton, insignito nel 1994 del premio Nobel per l’economia in relazione alle sue geniali intuizioni sulla “Teoria dei Giochi”.

Nash ha difficoltà relazionali, è inoltre affetto da schizofrenia paranoide, ma nonostante ciò riesce a trovare una compagna di vita, la quale si prende cura di lui e riesce a convivere con le sue allucinazioni. In diverse scene del film si possono distinguere quelle che sono le allucinazioni del protagonista, dallo sviluppo “realistico” del film. Si evince, inoltre, la percezione che ha un individuo affetto da disturbo schizofrenico rispetto all’ambiente circostante, un mondo costruito su percezioni ritenute valide dal soggetto in sé e dall’esterno percepito come immaginario. La capacità di vivere con una malattia mentale grave e allo stesso tempo avere una vita qualitativamente buona, come quella di John Nash può essere uno stimolo non solo per l’individuo ma anche per i familiari.

Il film racconta in modo toccante e commovente la vita del protagonista, che ha dovuto convivere per oltre trent’anni con la schizofrenia; la consapevolezza di tale malattia e dei suoi deliri lo porta verso un processo di guarigione e di “rinascita”, che gli permette di vincere il premio Nobel.

“A Beautiful Mind” è un film che non solo tratta del disagio psichico, ma mostra anche le mille sfaccettature della mente umana, di come possa essere logica e razionale e al tempo stesso assolutamente irrazionale. Il che contrasta molto la visione di un matematico che fonda tutta la sua formazione sulla logica, ma in questo film non tutto segue basi logiche e non tutta la vita del protagonista si basa su dati di realtà.

“Questo è reale”

dice Alicia (la moglie) poggiando la mano di lui sul suo cuore: ciò che si sente, le proprie emozioni, i sentimenti vissuti, quelli sono reali.

I disturbi dell’umore sono sindromi psicopatologiche caratterizzate da un’alterazione dei meccanismi fisiologici di oscillazione del tono dell’umore che permettono all’individuo di adeguare le proprie reazioni alle condizioni dell’ambiente che lo circonda. Le variazioni dell’umore avvengono improvvisamente e spontaneamente, si accompagnano ad una serie di sintomi che portano l’individuo a non essere più in grado di mantenere il normale funzionamento quotidiano. Consistono in periodi prolungati di eccessiva tristezza, gioia, o di entrambe. I disturbi dell’umore possono verificarsi nei bambini e negli adolescenti.

In passato la cura dei disturbi dell’umore era associata quasi unicamente all’uso di farmaci, negli ultimi decenni la psicoterapia è riconosciuta come un trattamento efficace, soprattutto se in associazione alla terapia farmacologica. Il paziente nè può giovare non solo nella fase acuta ma anche nella prevenzione delle ricadute e, nelle forme bipolari, come intervento preventivo.

Forse è bello avere una grande intelligenza

ma il dono più importante è scoprire un grande cuore…”




Il tono dell’umore è una caratteristica soggettiva di ogni individuo e può essere definita come lo stato d’animo che noi esprimiamo con più frequenza durante le nostre giornate.

Il nostro tono dell’umore è regolato da neurotrasmettitori come serotonina, dopamina, noradrenalina ed endorfine, i cui livelli nel nostro sistema nervoso centrale sono frutto di un corredo biologico e di una costituzione ereditaria che determina la base del nostro carattere. I livelli di queste sostanze, però, possono essere modificati dall’ambiente esterno, dai rapporti sociali e dalle situazioni che viviamo. Tali alterazioni sono causate, per esempio, da eccessivo stress, da un lutto o da una delusione amorosa e, se diventano permanenti, possono causare dei disturbi dell’umore di diversa entità.

Nei casi lievi o moderati si può cercare di ristabilire questo equilibrio con un supporto psicologico e la giusta integrazione alimentare che possano coadiuvare uno stile di vita sano.

Per combattere i disturbi dell’umore bisogna cercare per prima cosa di eliminare tutte le influenze negative dalle nostre giornate, circondarsi di persone propositive e che ci supportino, fare sport, riposare bene ed esporsi regolarmente alla luce solare. Tutte queste pratiche tengono impegnata la nostra mente, aumentano i livelli dei neurotrasmettitori che regolano l’umore e riducono la tensione muscolare.

In nostro aiuto viene anche la nutraceutica che come sempre ci offre delle soluzioni sicure ed efficaci che ci aiutano a coadiuvare o prevenire un’eventuale cura farmacologica.

I prodotti che consigliamo per riportare il nostro umore alla normalità sono di 3 tipi:

Tonici umore: questi estratti contengono sostanze che sono considerate dei veri e propri antidepressivi naturali che aiutano a combattere la tristezza e a stabilizzare il nostro stato d’animo.

Tra questi il più conosciuto è di sicuro l’Iperico, noto anche come Erba di San Giovanni.

L’estratto di iperico è ricco di sostanze con azione rilassante che riescono ad aumentare la durata di azione di neurotrasmettitori fondamentali come serotonina, dopamina e GABA migliorando il nostro umore, dando un senso di rilassatezza e tranquillità.

Altra pianta molto utilizzata è la Griffonia, i cui semi contengono 5-idrossi-triptofano (5-HTP), un precursore della serotonina, l'ormone del benessere", che nel nostro organismo è coinvolto in varie funzioni fisiologiche, tra cui la regolazione del tono dell'umore, del sonno e dell'appetito.

In aggiunta a queste due piante ci sono anche Zafferano, di cui abbiamo già parlato nell’articolo sui disturbi d’ansia (link) o la Rodiola.

In tutti i casi essendo delle sostanze che agiscono sui livelli dei neurotrasmettitori hanno sempre bisogno di 3-4 settimane per iniziare a manifestare i propri effetti, con un utilizzo costante valutato dallo psicologo o dal medico che le ha consigliate.



Stabilizzatori dell’umore: coadiuvano l’azione dei tonici o dei veri e propri farmaci poiché agiscono aiutandoci a ridurre il senso di agitazione o la tensione muscolare. Tra questi ci sono le Vitamine del Gruppo B, il Magnesio, la Valeriana, il Luppolo, la Camomilla e la Passiflora.

Sostanze Energetiche: questo gruppo di nutrienti risulta utile nel caso in cui il disturbo dell’umore abbia come conseguenza un senso di astenia e di stanchezza cronica. Sostanze come la Maca Peruviana, la Rodiola o il Ginseng hanno la capacità di aumentare l’energia sia fisica che mentale per dedicarsi ad un’attività sportiva e alla vita quotidiana con un atteggiamento più propositivo che possa migliorare anche il quadro psicologico del paziente.

Come descritto in questo articolo, i disturbi dell’umore di lieve e media entità possono essere affrontati con un supporto congiunto di tipo psicoterapeutico e nutrizionale. È fondamentale che il paziente si rivolga ad un professionista come il farmacista di fiducia, il medico o lo psicologo che possa personalizzare il trattamento e renderlo sicuro ed efficace per il caso specifico che si deve affrontare.


Dott. Osvaldo Acquaviva - Farmacista

Dott.ssa Rita Zampi - Psicologa e Psicoterapeuta in supervisione

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